Norwegian & co: il segreto è l’Instant Marketing

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Nei giorni scorsi la campagna della Norwegian dedicata al neo-scapolo Brad Pitt è diventata virale sul web, scatenando condivisioni e fan pronte a partire per Los Angeles. Alitalia non si è fatta attendere, ha preso la palla al balzo e ha replicato con un invito rivolto agli uomini, conquistandosi migliaia di like.
Quello a cui abbiamo assistito è l’esempio più recente di Instant Marketing. Scopriamo assieme di cosa si tratta, i casi di successo, gli epic fail e le aziende che hanno scommesso su questa strategia.

Instant Marketing: l’attualità diventa virale

Il termine Instant Marketing viene utilizzato per definire tutte quelle campagne pubblicitarie che reinterpretano in chiave divertente un evento di grande portata e risonanza mediatica. Come dice il nome, si tratta di messaggi che devono essere prima di tutto istantanei, il più possibile concomitanti con l’episodio su cui si vuole fare appiglio: il ritardo conduce inevitabilmente all’insuccesso. I social, con la loro naturale immediatezza, sono diventati il mezzo preferito per diffondere le campagne.
Altre caratteristiche di un buon Instant Marketing sono:

  • Creatività: l’evento deve essere accostato in modo divertente e non scontato con la propria comunicazione di marca. Solo così si riuscirà ad attirare la curiosità e a stimolare la condivisione. Il doppio senso è consentito, purché senza esagerazioni; attenzione ai toni polemici: il troppo stroppia, sempre.
  • Pertinenza: non basta scegliere un fatto attuale e sulla bocca di tutti. Prima di iniziare con la con la campagna bisogna fermarsi per qualche secondo e riflettere sull’aderenza del messaggio ai valori dell’azienda e al pubblico target.

Casi di successo ed epic fail fanno scuola su ciò che deve e non deve essere una campagna di Instant Marketing.

Case History di Instant Marketing

Norwegian e Alitalia hanno messo in scena quello che si può definire un esempio positivo di Instant Marketing. La pertinenza e la creatività dei norvegesi è lodevole, la tempestività della compagnia italiana ha fatto il suo dovere.

Tra gli epic fail, memorabile è la campagna dei biscotti Gentilini. Ricordate? In occasione del “biscottone” di Marc Marquez ai danni di Valentino Rossi, l’azienda ha pubblicato sulla propria pagina Facebook un messaggio irriverente contro il campione spagnolo. Il tono eccessivamente polemico si è trasformato in un boomerang che ha costretto la Gentilini a ritirare il post.
Il piccolo Matteo e il suo petaloso si sono trasformati in un trend che per giorni ha spopolato sui social. La Opel ha sfruttato il momento per giocarsi una campagna di Instant Marketing. Senza però pensare al target di allergici: pertinenza non proprio eccellente.

Aziende dedite all’Instant Marketing: Ceres e Barilla

L’Italia dell’Instant Marketing ha un’unica grande maestra a cui riferirsi: la Ceres. L’azienda ha fatto di questa strategia il cavallo di battaglia dell’intera presenza sui social. Tempestività, toni ironici e mai banali: ogni post della Ceres conquista sempre migliaia di like. L’ultima campagna, in ordine di tempo, è quella dedicata alla Milano Fashion Week; divertentissima è quella di “risposta” all’uscita dell’iPhone 7.
Barilla, da buon allievo, ha cercato di fare proprio l’Instant Marketing: positivi sono gli esempi dedicati a Olimpiadi e Paralimpiadi.

 

Preparate la creatività, affinate la tempestività e: carpe diem!

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