Il nuovo anno è appena iniziato, ma nel mondo dei social media le idee sono già chiare: ecco quali saranno i trend 2016 per ogni strategia sui network, secondo più di 50 responsabili marketing intervistati da Carlos Gil, senior social media manager di San Francisco che vanta nel suo curriculum un ruolo da global social manager di Linkedin.
Visual Content, con Instagram e Snapchat
L’opinione degli esperti di social è unanime: nel 2016 assumerà sempre più importanza il contenuto visivo a discapito dei testi, soprattutto se questi sono “boring content”, così come definiti nell’intervista da Aaron Lee.
Dopo l’approdo su Instagram del “visual advertising”, accolto e contestato allo stesso tempo, si prevede un incremento del ricorso ad immagini per presentare prodotti e servizi.
Il social rivelazione di quest’anno sarà Snapchat: la app, utilizzata per condividere foto e brevi video anche in tempo reale, verrà sempre più inserita nelle strategie di social media marketing come strumento per raggiungere il target di giovani (18 – 30 anni) che ogni giorno popola questo network.
Il live streaming: trend 2016 per tutti i social media
Al predominio delle immagini sul contenuto si affiancherà l’importanza dei video, in particolare del live streaming, come strategia per coinvolgere il pubblico in momenti carichi di significato, per gli utenti e ovviamente per il brand.
Il live streaming sarà strumento di comunicazione su social come Periscope, introdotto da Twitter agli inizi del 2015 che recentemente ha acquisto uno share di 20 mila utenti per la diretta di una pozzanghera (incredibile ma vero) e Blab che, secondo Albert Qian, uscirà dall’ombra per affermarsi al popolo del web.
Nel capitolo live streaming non poteva mancare il colosso Facebook: dopo le dirette diventati celebri di account Mention quali Gianni Morandi, presto tutti potranno registrare e trasmettere il proprio video in contemporanea (alcuni test riguardano già utenti iPhone in USA).
Il contenuto sponsorizzato annullerà quello organico
Come abbiamo già avuto modo di constatare, la sponsorizzazione sarà sempre più determinante per il successo di un contenuto sui social media, mentre la scelta “dell’organico” verrà sempre più penalizzata.
Twitter: ci sarà cambio di rotta?
A lungo si è parlato della crisi di Twitter, pochi però hanno considerato un suo possibile acquisto: Bernie Borges prevede un’acquisizione da parte o di Google, in questo caso si avrebbe una strategia in senso pubblicitario, o di IBM, con cambiamento di contenuti in ottica “cognitiva”.
I social network non sono più “sociali”: il ritorno all’anonimato è il vero trend 2016
Concludiamo la carrellata di tendenze con il dato di fatto forse più eclatante, che dovrebbe far riflettere ogni buon social media manager. Digo Dogan rivela a Carlos Gil (l’autore delle interviste) una sconcertante verità: i social sono sempre meno uno strumento di interazione tra persone, dove ognuno può esprimere sé stesso e confrontarsi gli altri (la ragion d’essere di Facebook&co.), ma sempre più un mezzo pubblicitario. L’utente così tende a privilegiare altri mezzi per esprimere i propri pensieri ed emozioni, come tribber.com, che consente di condividere idee rimanendo nell’anonimato.
I social tradizionali quindi diventeranno (e lo sono già) sempre meno sociali: sarebbe il caso di alternare le strategie di marketing puro a contenuti di qualità che, anche se privi di obiettivi meramente commerciali, possano rispondere ai reali bisogni dell’utente?
Il dibattito è aperto: continua a seguire il blog della web agency Dingolab, per tanti altri aggiornamenti su social media, SEO, siti web e web marketing.