Nella rivalità tra Google e Facebook per il primato sull’advertising online, il colosso nato da Brin e Page vince la battaglia del mobile: Google Adwords è migliore di Facebook Ads nella pubblicità per smartphone e tablet.
Mehul Bavishi, personalità di spicco su Linkedin Pulse, argomenta nel dettaglio questa importante affermazione, calandosi nella realtà di un webmaster alle prese con una campagna da realizzare sui dispositivi mobili.
Google Adwords: pubblicità diretta al mercato-obiettivo
Le possibilità su Google sono infinite, anche nella sezione AdWords.
Con il modulo di pianificazione, periodicamente aggiornato dallo staff di Google, è possibile sezionare il target tanto da raggiungere i singoli sistemi operativi e specifici modelli di device; Android, iOS, iPhone, BlackBerry: si può scegliere una o più di queste e tante altre alternative.
Con Adwords è possibile anche programmare advertising solo per il mobile (escludendo quindi il desktop) e realizzare annunci per app.
Google prevede flessibilità nella scelta geografica, lasciando al webmaster la facoltà di applicare il radius targeting, ovvero il coinvolgimento di tutti i dispositivi entro una distanza anche molto limitata da un punto ben definito da coordinate (Bavishi scende anche ad un raggio al di sotto delle 10 miglia da Mumbai).
Limiti e potenzialità della pubblicità con Facebook Ads
Un piano di campagna advertising orientata al mobile deve quindi escludere Facebook?
Niente affatto: il social di Zuckemberg ha in sé opzioni importanti per il targeting che Google tralascia, come la scelta del pubblico per età o la stima della copertura raggiungibile in base al budget e a tutte le altre variabili di segmentazione.
Conclusione: debolezze reciproche, ma ampie possibilità di miglioramento
Il confronto sulla pubblicità mobile termina con la vittoria (già annunciata) di Google Adwords, ma con alcune considerazioni.
Google dovrebbe affinare la scelta del target per sesso ed età, variabili fondamentali per raggiungere il pubblico desiderato.
Facebook invece, nonostante le correzioni da apportare in termini di segmentazione, si dimostra una valido mezzo per l’advertising online: il fatturato pubblicitario è in crescita costante, a quota 17 miliardi di dollari nel 2015 (fonte: statista.com).
La scelta finale rimane comunque al webmaster, al suo intuito e alla competenza nel determinare il mezzo più adatto per raggiungere il target prefissato.